Elettrica

CIRCUITO ELETTRICO


Un circuito elettrico è l'interconnessione di elementi elettrici in un percorso chiuso in modo che la corrente elettrica possa fluire con continuità.
Vengono definiti circuiti elettrici anche i modelli matematici. È comunque uso comune in ambito scientifico indicare con circuito elettrico solamente i circuiti  che soddisfano con buona  il modello a parametri concentrati, dove possibile assumere che tutti i fenomeni avvengono esclusivamente all'interno dei componenti fisici (cioè i componenti elettronici) e delle interconnessioni tra questi (escludendo quindi, per esempio, gli apparati contenenti antenne, appartenenti alla classe detta a parametri distribuiti).
I modelli matematici dei circuiti elettrici sono l'ambito di studio della teoria dei circuiti (una delle discipline dell'ingegneria elettrica); i corrispondenti modelli matematici dei componenti fisici sono chiamati componenti elettrici.
In ambito non tecnico si usa  chiamare circuito elettrico solo i circuiti dedicati alla trasmissione e trasformazione dell'energia elettrica ( impianto elettrico).








LA LEGGE DI OHM



La legge di Ohm stabilisce che la corrente in un conduttore tra due punti è direttamente proporzionale alla differenza di potenziale tra i due punti stessi. La costante di proporzionalità è detta resistenza elettrica
dove I è la corrente attraverso il conduttore, V è la differenza di potenziale ed R è la resistenza. Nel sistema internazionale la corrente si misura in ampere, la differenza di potenziale in volt e la resistenza in ohm. Più specificatamente, la legge di Ohm stabilisce che la R in questa relazione è costante, cioè indipendente dalla corrente.
La legge di Ohm è una legge empirica che descrive accuratamente la conduttività della maggior parte dei materiali conduttori al variare della corrente per molti ordini di grandezza. Vi sono alcuni materiali che non obbediscono alla legge di Ohm e vengono chiamati nonohmici.
Il nome della legge è dovuto al fisico tedesco Georg Ohm, che, in un trattato, descrive la misura della corrente e della differenza di potenziale attraverso dei semplici circuiti con fili di diversa lunghezza. La formulazione originale è più complessa della forma attuale. 
V, I, ed R, i parametri della legge di Ohm.








FUSIBILI



Un fusibile elettrico (detto semplicemente fusibile) è un dispositivo elettrico in grado di proteggere un circuito dalle sovracorrenti (causate per esempio dai cortocircuiti). Il fusibile è composto da una cartuccia, attraversata da un sottile filo conduttore nel quale passa la corrente nominale del circuito da proteggere; questo filo è l'elemento fusibile vero e proprio, con una portata amperometrica ben precisa. Quando sopraggiunge una sovracorrente, il filamento fonde provocando l'apertura del circuito.
Negli impianti di vecchia data, il fusibile era la principale protezione contro i cortocircuiti. Per garantire la protezione anche dai sovraccarichi, era necessario affiancare i fusibili a degli interruttori termici. Oggi il fusibile è stato rimpiazzato dall'interruttore magnetotermico, il quale non deve essere sostituito ogni volta che interviene e che implementa già anche la protezione termica.
Tuttavia, l'uso dei fusibili è sempre fondamentale per la protezione integrata dei singoli apparecchi elettronici che possono trovarsi in cortocircuito (per esempio, un alimentatore da banco per circuiti, i cui terminali in uscita possono accidentalmente trovarsi in cortocircuito), permettendo così di non danneggiare il circuito interno, oppure per proteggere l'apparecchio senza che il magnetotermico eventualmente presente interrompa anche altri circuiti.
Nel Regno unito, nelle spine elettriche di tipo G e in alcune spine Britanniche di tipo D ed M è presente una protezione da fusibile al fine di proteggere il singolo apparecchio collegato alla presa.









STRUMENTI DI MISURA



VOLTMETRO:



Il voltmetro (anche voltometro o voltimetro) è uno strumento per la misura della differenza di potenziale elettrico tra due punti di un circuito, la cui unità di misura è il volt con simbolo V. L'unità di misura possiede questo nome in onore del fisico italiano Alessandro Volta. Insieme all'amperometro, wattmetro, varmetro, frequenzimetro, cosfimetro (o fasometro) e altri, è uno strumento per misurare le grandezze elettriche.
Come per altri strumenti, i parametri fondamentali di un voltmetro sono tre (vedi strumenti di misura per grandezze elettriche):

1)la classe di precisione (o classe)
2)la portata
3)La risoluzione.

Un altro parametro non meno importante è la tensione di isolamento. Di un voltmetro occorre conoscere anche il tipo di tensione misurata: tensione continua, tensione alternata e in quest'ultimo caso se è solamente sinusoidale o anche a forme d'onda diversa.
Da non confondere con il voltametro, che è invece uno strumento per la misura della carica elettrica.



AMPEROMETRO:
L'amperometro è uno strumento per la misura dell'intensità della corrente elettrica che percorre una sezione di un conduttore. Il suo nome deriva dall'unità di misura della corrente, l'ampere, (leggi ampèr), il cui simbolo è A.
L'amperometro è, insieme al voltmetro, wattmetro, varmetro, frequenzimetro, cosfimetro (o fasometro) ecc. uno strumento per misurare le grandezze elettriche.
Come per altri strumenti, i parametri fondamentali di un amperometro sono tre (vedi Strumenti di misura per grandezze elettriche):

  • la classe di precisione (o classe),
  • la portata,
  • la risoluzione.
Un altro parametro non meno importante è la tensione di isolamento. Di un amperometro occorre conoscere anche il tipo di corrente misurata: Corrente continua o Corrente alternata, e in quest'ultimo caso se è solamente sinusoidale o anche a forme d'onda diversa.

















                   




.


Nessun commento:

Posta un commento